Nelle “puntate” precedenti abbiamo cercato di evidenziare le principali caratteristiche degli Innovation Hub, passando, in concreto, all’operatività (“cosa fanno”).
Il primo focus è stato il Trasferimento Tecnologico.
In questo articolo vogliamo parlare delle attività di orientamento, messa a punto, assistenza e avvio di una IDEA INNOVATIVA, attraverso quell’insieme di processo, ente e visione che possiamo chiamare Start Up.
Le Start Up e gli Innovation HUB
Da anni si sente parlare sempre più di Start Up, termine che generalmente evoca nerd americani chiusi nei loro garage ad assemblare pezzi o sperimentare piattaforme digitali di disintermediazione e nuovi social.
Ci si butta in progetti aggregati, tra amici/appassionati/ex compagni di studio/colleghi di lavoro in carriera o in anno sabbatico, per porre le fondamenta sulle quali costruire e sviluppare un mondo migliore, diventando imprenditori.
Generazioni a confronto, che a volte si incrociano e si arricchiscono a vicenda dei rispettivi e diversi valori, altre volte non guardano all’età anagrafica ma all’energia interiore di ciascuno degli entusiasti, quella che spinge anche gli “anta” da parecchio (che si sentono in prima linea, a cercare l’onda perfetta), a mettersi o rimettersi in gioco.
Ebbene, se pensate di essere tra coloro che “surfano” il futuro con idee imprenditoriali, non potete trascurare gli Innovation Hub, perché realizzare un’idea, un sogno, un progetto che migliora il futuro potrebbe cambiare, in primis, la Vostra vita (in soldoni, si tratta di fare gli imprenditori, mestiere/missione tutt’altro che facile).
Spesso, infatti, si è a un passo dal germoglio e da lì allo sviluppo del business e all’accelerazione ma non si riescono a cogliere appieno le opportunità (anche di finanza) o a prendere le direzioni giuste per sviluppare le relazioni abilitanti verso il mercato oppure le competenze specifiche di supporto.
Ecco che una soluzione esiste: gli Innovation HUB!
Essi non garantiscono il successo di una idea o di un business ma sicuramente prevengono gli errori dell’inesperienza, forniscono un quadro completo di tutte le attività da compiere e gli argomenti da approfondire, orientano rispetto alle scelte migliori: fanno sì, in poche parole, che si vinca sempre, perché anche quando si perde, si impara! (Citazione di Nelson Mandela, ma che bene si adatta agli Innovation HUB che sono, in prima battuta, luoghi eccelsi di “consapevolezza”).
Vi sembra poco?
Senza tener conto che non può escludersi (ma anzi è sempre più frequente) che proprio dagli Innovation HUB arrivino quei contatti, quegli agganci, quelle connessioni tipiche che vengono messe in campo nel mondo dell’Innovazione, tali da sostituire, magari non integralmente, quel fattore “C” (il decoro professionale non ci permette di essere più espliciti ma sicuramente la parola ha a che fare con il termine fortuna) che non sempre si possiede o non sempre ci accompagna.
Dal 2012 in poi, il tema è di sempre maggiore attualità, con la disciplina e le agevolazioni sulle c.d. “Start Up Innovative” connotate da specifiche caratteristiche dettate il D.L. 179/2012 (atto a “favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, in particolare giovanile, con riguardo alle imprese start-up innovative”).
Il connotato innovativo era già di per sé intrinseco ad ogni Start Up (gli “startupper”, a partire da un’idea, sviluppano un prodotto/servizio in grado di soddisfare bisogni nuovi ed emergenti) ma innanzi a particolari requisiti la Legge attribuisce una denominazione specifica (“Innovativa”) che permette di ottenere (attraverso particolari formalità) una serie di misure di sostegno, diverse a seconda della fase in cui la Start Up Innovativa si trovi!!!
Riportiamo lo schema realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico per riepilogarne i requisiti, i benefici e le agevolazioni:
Non è semplice saper riconoscere o mantenere nel tempo i requisiti richiesti dalla Legge, così come non è sempre immediato comprendere appieno la portata e gli impatti positivi delle agevolazioni previste. Per questo motivo consigliamo ai neo “startupper” di rivolgersi a professionisti del settore: a tal proposito, il nostro Studio è sempre disponibile a fornire tutte le informazioni di cui necessitate.
A ciascuna Start Up il suo Innovation Hub
Innanzitutto, ogni Start Up (in senso lato, come sopra indicato, ossia quell’insieme di processo, ente e visione) deve individuare un Innovation HUB adeguato, a seconda delle caratteristiche e dello stadio in cui si trova l’iniziativa imprenditoriale: …idea strepitosa tra amici, con qualche connotato innovativo? …un brevetto o un marchio già depositati o un forte know how acquisito nel tempo o per competenza specialistica? …un business model canvas con i fiocchi e un business plan di ferro? … addirittura, già costituita una società o pronta nel cassetto, magari con un patto parasociale che prevede i prossimi step?
Gli Innovation HUB, infatti, si stanno specializzando, anche se non formalmente, nel senso che ciascuno di essi sta trovando il proprio metodo, sta sviluppando i propri punti di forza, sta completando la sua stessa equipe di competenze, tali da poter esprimere il meglio in una, piuttosto che in un’altra fase delle tre tipiche del processo di start up (dall’idea alla costituzione della Start Up, l’avvio del programma e del business, l’accelerazione di quest’ultimo).
Non solo.
Alcuni Innovation HUB si trovano a dare il meglio di sé in alcuni sotto step, interni delle singole fasi, o in alcuni tipi di assistenza (tecnica, finanziaria, professionale, di mercato, di internazionalizzazione).
Ecco allora che l’entusiasmo dello “startupper” deve essere accompagnato da una scelta adeguata, secondo noi comunque necessaria, dell’Innovation HUB più aderente ai propri bisogni, dove insediarsi, cominciare a respirare l’aria dell’innovazione, sentire il sopraggiungere dell’onda perfetta o di quella che, in ogni caso, ci farà surfare nella corretta direzione.
Ma c’è un altro motivo che dovrebbe spingere una Start Up a frequentare sempre un Innovation HUB: l’altruismo!
Ehhh…sì! L’altruismo degli startupper nel contribuire ad alimentare l’energia che popola gli Ecosistemi dell’Innovazione, energia che deve essere incessantemente mantenuta elevata e che necessita il contributo di tutti, anche dell’ultima arrivata, perché non si è mai ultimi quando si guarda il futuro, si è sempre primi sulla stessa linea e si sta in equilibrio per comprendere dove ci porta il vento dell’Innovazione: affatto da escludere, dunque, ma anzi esperienza quotidiana, che la novità, l’energia, la visione contemporanea dello startupper neofita e le sue competenze generate dalla passione sia di prezioso aiuto per il sistema stesso.
Ecco, il sistema, più di ogni altra cosa!
Occorre ricercare e fare “sistema”: fare rete, valorizzare le competenze e le conoscenze, anche individuali, creare modelli funzionanti sulla base di esperienze passate ed offrirli a tutti, ibridarsi, sviluppare il pensiero laterale e condividerlo con gli altri.
Gli Innovation HUB aiutano le Start Up e queste ultime alimentano l’ecosistema: una visione circolare che potrà dare notevoli risultati.
Se, poi, dovesse capitare di trovare Innovation HUB che, a loro volta, fanno sistema con altri ecosistemi, beh allora la decisione di insediarsi e frequentare, senza esitazione di sharing e di confronti, non potrà che essere vincente: sarete quelli giusti, al posto giusto, nel momento giusto.
Siamo giunti al termine di questa terza puntata, incentrata sull’operatività degli Innovation Hub, ponendo un’attenzione particolare alle Start Up, anche Innovative, grande opportunità non soltanto imprenditoriale ma anche per l’economia del Paese.
Per chi non avesse letto le nostre prime due puntate può trovarle qui e qui.
Dedicheremo la quarta puntata a un tema che, nel corso di questi appuntamenti, abbiamo citato spesso e che, in generale, ci sta molto a cuore: la Company Collaboration! Avanti tutta, con i valori aggiunti dell’essere presenti (come noi), anche fisicamente, “alla frontiera dell’innovazione”.
Stay tuned!