Si discute sempre più, di recente ed in ogni sede, del Metaverso.
Oggi, pagina del Corriere della Sera, troviamo il titolo “Miliardi di Galassie. L’universo mai visto prima” (pag. 23 gli interessantissimi articoli di Massimo Sideri e Carlo Rovelli).
Mi piace ri-affermare, in ogni occasione possibile, l’aneddoto “La realtà supera sempre la fantasia”.
Lo faccio anche questa volta perché si sta pensando e progettando il nuovo mondo digitale, in Virtual & Augmented Reality, mediato da Avatar, ma nella realtà, quella vera, al di là il nostro cielo, scopriamo che l’universo ha miliardi di galassie!
Riequilibrato, dunque, il Metaverso a “faccenda umana”, non certo divina, sono sempre più convinto che questo incrocio di nuove tecnologie, messe a fattor comune anche sotto il profilo del marketing, che si chiama Metaverso, sia una occasione importantissima, foriera di tantissime opportunità.
Come tradizione vuole in ogni novità dirompente, ci si divide tra entusiasmi e paure: un ossimoro, interessante per definizione (come tutti gli ossimori) in quanto ci obbliga a riflettere, approfondire e riaffermare che in ogni cosa c’è il bianco e il nero, il bene e il male (sta a noi capire cosa ci affascina di più), in una dialettica comunque “generativa”.
Regolamentazione di accesso, Privacy, Intellectual Property, Cyber Security, Reputazione, Portabilità dei Dati, ruolo di Block Chain ed NFT… decine di argomenti che Tecnici, Professionisti e Consulenti si trovano ad affrontare per orientare le persone (fisiche e giuridiche) in attesa di Giurisprudenza e Legislazione ad hoc, che arriveranno, purtroppo ma per forza di cose, in ritardo anacronistico rispetto all’evoluzione in atto e soprattutto a quello che sarà.
Ma guardiamo il lato positivo dell’ossimoro, la luce, il bianco: quante opportunità!
Si sta generando un mondo digitale e noi ne siamo attratti, in positivo o negativo poco importa, chiamati a contribuire e farvi parte in un futuro neppure tanto lontano visti gli investimenti in atto e la pianificazione sulla VR iniziata da parecchi anni (basta pensare all’acquisto di Oculus da parte di Facebook, anno 2014).
Quale momento migliore se non questo per domandarci chi siamo e dove vorremmo andare, mettendo a frutto le lezioni impartite dal COVID, quelle vere, quelle delle nostre riflessioni notturne al tempo del lockdown, tra onirico e percezione tagliente della realtà, per iniettarle, ora!, in questo momento generativo e creativo allo stesso tempo.
Quale momento migliore se non questo per iniettare, by default e by design, i nuovi modelli relazionali dettati dai cambi di paradigma in atto (Company Collaboration, Persona al centro, Prevenzione, relazione Pubblico/Privato)?
Quale momento migliore per migliorare la nostra immagine e sostanza, nei molteplici ruoli o diverse personalità, non solo Sociali ma anche Economiche e di Impresa?
Oramai sappiamo che temi come la Social Responsibility dell’Impresa, la Neutralità e Rigenerazione Ambientale, la Blue Economy, l’Economia circolare, le Pari Opportunità devono far parte di qualsiasi progetto ed iniziativa. E che dire, poi, di temi generali come l’etica e la deontologia o di quelli specifici come l’inclusività, il rispetto dell’identità, il valore della diversità, finanza solidale?
Con il Metaverso non abbiamo l’occasione di dimostrare che ci crediamo veramente (e non si tratta di frasi di solo marketing reputazionale)?
A chi scrive, pare di sì!
Solo ottimismo o entusiasmo?
Può darsi.
Sicuramente ci sono grandi opportunità:
– economiche, come quelle di investimento, presenza virtuale, diffusione del marchio, presenza ubiqua, consulenza, ampliamento di marcati e prospect;
– di reputazione, tra le quali l’occasione di costruire una brand identity specificamente digitale ovvero una personalità digitale coerente con la nostra Persona;
– professionali, come la possibilità per noi avvocati, di ri-confermare il nostro ruolo costituzionalmente garantito che non è solo quello della difesa dei diritti ma anche quello di attivare, attraverso il nostro orientamento e la nostra visione e cultura giuridica, la “libertà”: del cittadino, affinché le sue scelte siano veramente libere (chi si occupa di GDPR ben conosce il valore del consenso informato); dell’Impresa, perché sappia valutare, correttamente, rischi e benefici, consapevole dei rimedi e delle prevenzioni giuridiche; della Pubblica Amministrazione, perché sia consapevole che la chiave di volta del suo efficientamento nella collaborazione costruttiva e nelle nuove relazioni con i cittadini e i soggetti giuridici privati che intercetta.
Buon Metaverso a tutti, dunque.
Un’occasione imperdibile da affrontare con un pizzico di ottimismo e tanta voglia di migliorare il nostro futuro.
Foto: NASA, ESA, CSA, and STScI